Tuesday, March 28, 2006

Senza casa... ma con un blog

Ecco la «home» di un clochard americano...
Un senzatetto Usa racconta la sua storia attraverso un diario online e crea un'insolita rete di solidarietà per i senza dimora

Un senzatetto dorme su una panchina (Fotogramma)

GREENSBORO (STATI UNITI) –
In questa cittadina del North Carolina esiste decisamente la cultura del blogging. È prassi particolarmente diffusa animare un diario online, e Mr. Brown appartiene a quella categoria di persone che, in questa tranquilla realtà della provincia americana, cercano di far sentire la propria voce fuori dai confini geografici. Quando è rimasto senza lavoro - dopo 13 anni da grafico, con una moglie e tre figli - ha perso anche l'abitazione e, un po' per caso, ha iniziato ad animare un weblog.Il sito si chiama «View from the side walk», ricorda vagamente una canzone di Lou Reed ed è diventato un riferimento per un'intera comunità e uno snodo cruciale per chi si occupa di questo delicato tema.

«Un approccio differente al problema dei senzatetto, un punto di vista da parte di chi vive il dramma in prima persona»: così c'è scritto nel blog del signor Brown, colmo di link e di interventi, di riflessioni e di soluzioni pratiche al problema. Certo il senzatetto in questione è in una condizione particolare: è riuscito a evitare fino a questo momento la vita da clochard, ricorrendo a varie forme di ospitalità. È colto, consapevole, digitalmente alfabetizzato. La maggior parte della sua attività si svolge alla Greensboro Public Library che, come altre librerie, è una base per i senzatetto della zona. Da lì racconta di sé, ma non solo. L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto a una condizione, evitando di trascinarsi dietro lo stereotipo di clochard che appartiene all'immaginario dei più. Messaggi, notizie, link, incoraggiamenti e sentimenti che oltrepassano i confini del cyberspazio si inseguono nel blog del senzatetto più famoso degli Usa e, dal basso, fanno emergere una verità: nell'America del post-new economy anche un tranquillo signore americano con famiglia può ritrovarsi senza una casa. Non occorre essere un emarginato per unirsi al coro che inneggia: «Home to the homeless» («Case ai senzatetto»). Lo si può contattare all'indirizzo cybermancer2k1@hotmail.com.

La notizia è riportata sul sito del corriere della sera...e gira di blog in blog...

1 comment:

PEPE said...

L'indirizzo esatto del blog è http://view-sidewalk.blogspot.com

Ora sono troppo stanca per leggerlo tutto, tra l'altro in inglese faccio il doppio della fatica...domani però lo guardo meglio, mi sembra interessante! Buonanotte a tutti...