Friday, August 01, 2008

mare, libri e tormenti

Momento di relax subito dopo cena. Abbiamo già preso il caffè, io ho finito il libro che mi ero portata in spiaggia (vedi a fianco)... mi viene in mente la minaccia che la prof. di italiano e latino del liceo era solita ripetere verso giugno più o meno a tutte: "allora, Tanzini, ce lo portiamo sotto l'ombrellone Livio?" Donna senza cuore... 
Simo è a frescheggiare con la sua inseparabile Banda dei Brocchi... e la tina vaga indecisa se cominciare un altro film di Bollywood o finire i suoi Mille Splendidi Soli... certo che al mare ti rendi conto di quanti libri riusciresti a leggere se tu fossi sempre in vacanza. Banalità, certo, ma mi vien da pensare alla fatica che faccio a rincorrere tutte le cose che mi interessano. E quanto mi angoscio quando mi rendo conto che ho immancabilmente tralasciato qualcosa, o qualcuno...
Per esempio, vorrei trovare il tempo per suonare. E per impararmi tutte le capitali del mondo. E per studiarmi tutta la storia dell'Albania (il libro che ho appena finito mi ha fatto venire diversi dubbi in proposito). 
Ieri sera siamo andati a San Vincenzo e mi sono provata il costumino che avevo adocchiato la sera precedente... che delusione! Dopo averlo preso in mano, toccato, soppesato, già ti potevi rendere conto che non era bello come credevi. Dopo la prova nel camerino, ne eri convinta. A volte va così. A volte sai che starai tutto il mese d'agosto da sola davanti a uno schermo e non ti prende proprio male. Come invece ci si aspetterebbe. A volte c'è di più, c'è qualcosa che ti spinge. 
La tina vuole che io posti una frase, e lo faccio volentieri, perché anch'io a suo tempo ne rimasi colpita: 

Imparalo adesso, imparalo bene, figlia mia. 
Come l'ago della bussola segna il nord, 
così il dito accusatore dell'uomo trova sempre una donna cui dare la colpa. 
Sempre. Ricordalo, Mariam.

K. Hosseini, Mille Splendidi Soli.